In commercio, ormai, è possibile reperire un tipo di tisana per qualsiasi esigenza: tisane rilassanti, drenanti, detox, digestive, dimagranti ed energizzanti. Ma siamo sicuri che le tisane naturali si possono bere in qualsiasi momento e senza alcun limite?
In generale, le tisane e gli infusi naturali sono sostanze sane e dalle moltissime proprietà benefiche, anche se devono essere bevute entro certi limiti. Un consumo incontrollato potrebbe provocare effetti collaterali ed è per questo motivo che occorre sapere quante tisane si possono bere al giorno.
La maggior parte delle piante officinali ha effetti benefici sull’organismo, aiutandolo nelle funzioni naturali grazie alla presenza di composti bioattivi chiamati polifenoli. Tali principi attivi, in particolare le catechine presenti nel tè verde, possono avere proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e protettive contro diverse patologie croniche.
Consumando circa tre o quattro tazze di tisane al giorno, in genere, non si hanno effetti collaterali. Studi hanno dimostrato che il consumo di 2-3 tazze di tè riduce il rischio di morte prematura, malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2.
Superando questa quantità, al contrario, la possibilità di avere qualche piccolo disturbo aumenta, soprattutto nelle persone molto sensibili ai principi attivi delle piante e ai tannini.
Per evitare ogni tipo di effetto collaterale basta valutare gli aspetti del proprio corpo, la tolleranza ai principi attivi delle piante, la composizione della tisana e, soprattutto, evitare gli eccessi. Per qualsiasi dubbio, in ogni caso, è sempre bene rivolgersi al proprio medico o all’erborista.
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In genere, siamo portati a pensare che ogni prodotto dalle proprietà benefiche possa essere consumato senza limiti. Ciò accade spesso ai consumatori abituali di tisane, che hanno un rimedio pronto per qualsiasi occasione. Curarsi con le tisane è una pratica millenaria apprezzata in tutto il mondo, ma richiede comunque attenzione e buon senso.
In realtà, anche l’abuso di tisane , comprese quelle naturali, può essere dannoso. Ovviamente non si tratta di effetti collaterali gravi, ma, come per ogni eccesso, può causare reazioni avverse, interazioni con le terapie dei farmaci, assuefazione o malessere.
Per evitare che la tisana abbia effetti negativi sull’organismo, la prima cosa da fare è leggere con attenzione la composizione, ossia quali sono le erbe utilizzate nel composto. La farmacopea nazionale raccomanda di non utilizzare mai più di otto diverse droghe vegetali nelle tisane; in genere ne vengono utilizzate 4 o 5.
Le tisane con un solo ingrediente o con un numero limitato di erbe (massimo 4-5 piante officinali) tendono ad avere un’azione più efficace rispetto ai mix complessi.
Per ogni rimedio, infatti, vengono immesse nell’organismo sostanze chimiche dagli effetti più o meno intensi che, oltrepassando i limiti, possono provocare effetti negativi o peggiorare lo stato di malessere.
Quindi, esistono dei limiti che sarebbe meglio non oltrepassare, stabilendo un preciso numero di tazze al giorno entro il quale rimanere.

Non tutte le tisane sono uguali e la quantità consigliata varia in base alla loro composizione e funzione specifica:
Oltre alla quantità giornaliera, è fondamentale considerare anche la durata dell’assunzione. Bere la stessa tisana ogni giorno per lunghi periodi può essere dannoso, poiché potrebbe esserci il rischio di accumulare troppi composti specifici o causare sensibilità.
Per ottenere un beneficio ottimale, in genere si consiglia di assumere la stessa tisana per 1 mese, proseguendo al massimo fino a 3 mesi, seguiti da almeno 15 giorni di pausa per permettere all’organismo di “resettarsi” e prevenire l’assuefazione ai principi attivi.
“Cosa potranno mai farmi due o tre tazze di tisana al giorno? Le erbe naturali sono ricche di proprietà benefiche!”
Ogni amante di tè, infusi e tisane ha recitato questo monologo almeno una volta nella vita, ritenendo del tutto inesistenti gli effetti collaterali della sua tisana preferita.
Purtroppo, però gli effetti collaterali ci sono eccome! Andiamo ad approfondire i rischi dell’assunzione eccessiva di tisane.
Alcuni ingredienti contenuti nelle tisane – ad esempio il tè – contengono tannini. Queste sostanze chimiche si legano al ferro dei vegetali, rendendolo difficile da assorbire a livello intestinale [1][2]. Uno studio ha dimostrato che bere tè durante i pasti riduce l’assorbimento del ferro del 37%, ma questo effetto può essere attenuato di circa il 50% consumando la tisana un’ora dopo aver mangiato anziché nel mentre.
Il consumo abituale di tannini, dunque, può abbassare i livelli di ferro, soprattutto nelle persone che fanno una dieta vegetale. In generale, si possono bere al giorno al massimo 3 tazze di tisane contenenti tannini ed è preferibile farlo tra i pasti, mantenendo almeno un’ora di distanza dal consumo di alimenti ricchi di ferro.
La tisana energizzante, così come la tisana per migliorare la concentrazione, potrebbe contenere caffeina o teina per stimolare la funzionalità del sistema nervoso centrale. Oltre ad essere benefiche quando è necessario essere attenti e focalizzati sull’obiettivo, in altri momenti possono rivelarsi causa di irrequietezza e ansia.
Sebbene i benefici delle tisane siano molti, potrebbero esserci ripercussioni negative sulla qualità del sonno. Alcune erbe hanno proprietà eccitanti, che complicano il sonno, non permettono di distendere i nervi e rendono faticoso addormentarsi.
Chiaramente, i disturbi del sonno si fanno sentire anche su molte altre attività dell’organismo, come la memoria, l’attenzione e il metabolismo. La temperatura dell’acqua e il tempo di infusione influenzano la concentrazione di principi attivi: maggiore è la temperatura e più lungo è il tempo di infusione, più sostanze stimolanti vengono rilasciate.
Alcune persone, dopo un paio di tazze di tisane, avvertono la sensazione di nausea. Questa può manifestarsi a causa dell’irritazione delle pareti dello stomaco, provocata dalle sostanze rilasciate dalle tisane.
Non è possibile dire con sicurezza quante tisane si possono bere al giorno per evitare la nausea, perché ognuno reagisce a modo suo: alcune persone riescono a tollerare più tazze di tisane, mentre altre avvertono velocemente fastidi allo stomaco.
Tra gli effetti collaterali delle bevande alle erbe c’è anche il bruciore allo stomaco. Bere troppi liquidi può accentuare il reflusso gastrico o provocarlo. Inoltre, alcune erbe, ad esempio quelle contenute nella tisana detox, favoriscono la digestione, implementando l’azione dei succhi gastrici.
Quindi, se da un lato si rilassano i tessuti e aumenta la produzione di succhi gastrici, con il consumo eccessivo può bruciare lo stomaco.
La gravidanza è un momento estremamente delicato nella vita di una donna, in cui la dieta assume un ruolo molto importante.
Le bevande e gli alimenti possono incidere sull’andamento della gestazione e devono essere scelti con cura valutando le erbe presenti nel composto. Alcune piante possono avere effetti abortivi o non essere adatte durante l’allattamento, quindi è fondamentale consultare il medico prima di consumare qualsiasi tisana in questi periodi delicati.
Una tazza di tisana fumante può distendere la tensione e alleviare il mal di testa.
Chiaramente gli effetti variano a seconda del tipo di tisana; tra le più indicate c’è la tisana relax, a base di camomilla, scorze di agrumi ed estratto di luppolo, dalle proprietà rilassanti.
Anche in questo caso, però, l’uso smodato o il composto sbagliato possono dare l’effetto inverso. A priori non è possibile stabilire quante tisane si possono bere al giorno per il mal di testa, perché la reazione di ogni persona dipende dalla chimica corporea.
Dosi eccessive di tè o tisane a base di attivi eccitanti possono provocare vertigini e mancanza di equilibrio. Sono effetti collaterali sporadici e legati al consumo medio di nove tazze di tisana, molto difficili da raggiungere.
Tali limiti, tuttavia, possono essere anche inferiori per i soggetti più delicati e sensibili alle sostanze chimiche presenti nelle bevande.
Se una giornata senza consumare tisana o tè provoca nervosismo, dolori alla testa e stanchezza, potrebbe dipendere dall’astinenza. Le tisane, in particolare quelle stimolanti, possono provocare una lieve dipendenza già dopo un’assunzione di tre giorni.
Ovviamente si tratta di casi limite e la dipendenza tende a riguardare le persone più sensibili ai principi attivi.
Negli ultimi anni si sta diffondendo un approccio strutturato al consumo di tisane, noto come “metodo delle 3 tisane al giorno”.
Questo approccio prevede di bere tre tisane diverse nell’arco della giornata, ciascuna con una funzione specifica:
Preparare ogni tisana con circa 200 ml di acqua bollente, lasciarla in infusione per 10-15 minuti e berla nel momento della giornata più adatto alla funzione che si desidera ottenere.
Fermarsi tre volte al giorno per preparare qualcosa di caldo è un modo per rientrare in contatto con sé stessi, ricordando al corpo che non è una macchina.

Le tisane naturali, ricche di proprietà benefiche, possono essere integrate nella nostra dieta per sostenere il benessere generale e alleviare stanchezza, insonnia, disturbi digestivi o eccessi alimentari, purché consumate con moderazione per evitare effetti collaterali.
Quindi, quante tisane si possono bere nel corso della giornata?
In generale, è consigliabile non superare le tre tazze al giorno, anche se in realtà non esiste un numero standard di tazze che si possono consumare durante la giornata.La quantità ottimale dipende dalle caratteristiche fisiche, dallo stato di salute e dall’assunzione di farmaci.
D’altro canto, la quantità di tazze che si possono bere ogni giorno è correlata anche alla composizione scelta. Il consumo eccessivo di alcune erbe o piante può dare dipendenza, peggiorare problematiche in corso o favorire il mal di testa.
La concentrazione dei principi attivi dipende anche dal metodo di preparazione: per una maggiore efficacia è meglio scegliere tisane mono-ingrediente o lasciare in infusione più a lungo (da 5 a 10 minuti), oppure mettere 2 filtri nella stessa tazza. In quest’ultimo caso non bisogna andare oltre le due tazze al giorno per evitare la possibile comparsa di effetti collaterali.
Nel dubbio su quante tisane al giorno è possibile bere, il medico o l’erborista è la figura che potrebbe offrire la risposta migliore. Tra l’altro, il consulto con lo specialista è essenziale quando si assumono farmaci, si hanno patologie croniche o in stato di gravidanza.
I polifenoli contenuti nelle tisane possono modulare gli enzimi di depurazione e interferire con il metabolismo di alcuni farmaci:
È fondamentale informare il medico o l’erborista su tutte le terapie in corso prima di assumere tisane regolarmente.
La tisana calda è un momento piacevole della giornata che può favorire il risveglio, il riposo e i processi digestivi, ma va consumata con moderazione per evitare effetti collaterali.
Un aiuto importante per scegliere i composti più adatti al tuo equilibrio quotidiano può arrivare da specialisti esperti in erbe e salute. Il medico curante, l’erborista o il nutrizionista sono figure che conoscono bene le proprietà delle erbe, il corpo umano e le possibili interazioni tra principi attivi e organismo.
Queste figure professionali possono aiutarti a:
I consigli che possiamo darti noi di Crystaltea sono in particolare tre: scegli sempre tisane naturali di ottima qualità, consumarle moderatamente e alternare gusti e composizioni per beneficiare di una gamma più ampia di nutrienti.
[1] Delimont NM, Haub MD, Lindshield BL. (2017). The Impact of Tannin Consumption on Iron Bioavailability and Status: A Narrative Review. Current Developments in Nutrition, 1(2). Studio che analizza come i tannini presenti nelle tisane formino complessi con il ferro vegetale, riducendone l’assorbimento del 20-90% a seconda della concentrazione;
[2] Disler PB, Lynch SR, et al. (1975). The mechanism of the inhibition of iron absorption by tea. Gut, 16(3), 193-200. Studio pionieristico che ha dimostrato come i tannini del tè formino complessi non assorbibili con il ferro a livello intestinale, con rapporti molari variabili in base al pH;
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